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laboratori autorizzati

domande frequenti
 
 
Per quali tipi di opere è necessario eseguire le prove di qualità sui materiali da costruzione?
Per tutte le opere che assolvono ad una funzione statica per la cui realizzazione è richiesta assicurazione di stabilità e sicurezza delle strutture per evitare qualsiasi pericolo per la pubblica incolumità.
 

Quali sono i materiali che necessitano di controlli nel corso della costruzione di un’opera?
Tutti i materiali impiegati al fine di essere incorporati o assemblati in modo permanente negli edifici al fine di garantire requisiti di resistenza meccanica, stabilità, sicurezza. Rientrano pertanto in tale categoria i terreni di fondazione, gli aggregati, i leganti, i calcestruzzi, gli acciai, i laterizi.
 

In cosa consiste il controllo di qualità sui terreni di fondazione?
Preliminarmente alla esecuzione dell’opera si deve effettuare una appropriata campagna di indagini in sito con prelievo di campioni rappresentativi del terreno; su tali campioni saranno eseguite prove geotecniche presso un laboratorio autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di garantire la necessaria affidabilità alla caratterizzazione del comportamento meccanico dei terreni, sia per la sicurezza delle opere che per le relative valutazioni di carattere economico.
 

Quanti controlli bisogna eseguire sul calcestruzzo nel corso dei lavori di costruzione di un'opera?
I controlli di qualità sul calcestruzzo previsti dalle "
Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al DM 14 gennaio 2008 consistono in:
a) Studio preliminare di qualificazione - verifica che il conglomerato abbia la resistenza non inferiore a quella prevista dal progetto;
b) Controllo di accettazione - controllo del conglomerato nel corso dell'esecuzione delle opere;
c) Prove complementari - da eseguire, ove necessario, a completamento delle precedenti.
 

Nel corso del controllo di accettazione, quanti provini di calcestruzzo bisogna prelevare e provare?
Ogni controllo di accettazione è costituito da tre prelievi, un prelievo è rappresentato da una coppia di provini di calcestruzzo a forma regolare di cubo con spigolo pari a 150 mm da sottoporre a prova di compressione. La frequenza minima di prelievo è fissata in una coppia di cubetti ogni 100 mc di getto omogeneo. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo.
 

In che cosa consiste il controllo di qualità dell'acciaio per cemento armato?
Il controllo è obbligatorio, il numero di provini è pari a 3 spezzoni per ogni diametro utilizzato nelle strutture, da provare sia a trazione che a piegamento (D.M. 14/9/2005 - capitolo 11). La lunghezza di ogni spezzone dovrà essere pari a 1,30 m.
 

Per una struttura costituita da due piani fuori terra per la quale si prevede di utilizzare complessivamente 150 mc di calcestruzzo, quanti provini di calcestruzzo bisogna prelevare?
Il controllo andrà eseguito prevedendo, almeno, un prelievo per ogni giorno di getto. Si preleveranno, quindi: una prima coppia di provini per le fondazioni, una seconda coppia per la prima pilastrata; una terza coppia per il primo impalcato; una quarta coppia per la seconda pilastrata; una quinta coppia per il secondo e ultimo impalcato.
 

Quando va effettuato il controllo di qualità dell’acciaio per cemento armato?
E’ sempre obbligatorio effettuare in cantiere il controllo dell’acciaio, anche quando questo è stato controllato in stabilimento.
 

In che cosa consiste il controllo di qualità obbligatorio dell’acciaio per cemento armato?
Il controllo consiste nella determinazione della resistenza a trazione e nella verifica della duttilità; queste vengono determinate mediante le prove di trazione e piegamento. Occorre prelevare 3 campioni lunghi 120 cm per ogni diametro di acciaio tondo utilizzato nelle strutture, dai quali saranno ricavati i provini per eseguire sia le prove a trazione che quelle a piegamento.
 

Chi è il responsabile del prelievo dei campioni da trasmettere al laboratorio ufficiale?
E' obbligo del Direttore dei lavori far eseguire i prelievi e trasmettere i provini al laboratorio per l'esecuzione delle prove. Il Direttore dei lavori sottoscrive la richiesta di prove con l’indicazione delle sigle dei campioni, delle date del prelievo e la loro relativa posizione in opera.
 

A cosa serve la certificazione delle prove eseguite?
Il Direttore dei lavori, a strutture ultimate, entro il termine di 60 giorni, depositerà al Genio Civile una relazione con allegati i certificati rilasciati da un laboratorio autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attestanti la qualità dei materiali impiegati. 
 

Quali laboratori sono idonei a certificare la qualità dei materiali impiegati nelle costruzioni?
I laboratori che possono certificare a norma di legge la qualità dei materiali da costruzione sono quelli autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi dell'art. 20 della Legge 1086/71.
 

Cosa succede se non vengono eseguiti i controlli di qualità sui materiali nel corso della costruzione di un'opera?
L'opera costruita in difformità a quanto previsto dalla Legge 1086/71 non è collaudabile e quindi inagibile o inabitabile.
 

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